• Mar. Mar 19th, 2024

Introduzione di Clara Brunacci da Il candidato Sindaco, un soggetto da formare. Documenti e procedure per amministrare

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Lo Statuto Comunale è l’atto fondamentale del Comune, esso esprime il potere di autorganizzazione dell’Ente nell’ambito dei principi e dei limiti imposti dal TUEL.

Come per la Costituzione, per l’approvazione dello Statuto, di competenza del Consiglio Comunale, è prevista dalla legge, una procedura rafforzata poiché si richiede il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati all’ente. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione viene ripetuta in sedute da tenersi nei successivi trenta giorni e lo Statuto risulta approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati all’Ente.

Considerato che la stessa procedura è stabilita anche per l’approvazione delle modifiche statutarie, i laboriosi confronti delle forze politiche presenti in Consiglio per la predisposizione delle proposte di modifica, nonché l’attivazione della partecipazione popolare da promuovere nelle modalità previste dallo Statuto stesso, appare evidente come risulti difficoltoso, e senz’altro protratto nel tempo, un procedimento di modifica eventualmente voluto dalla compagine politica neo eletta.

Lo Statuto si esprime in primis sulle forme di partecipazione popolare nel procedimento relativo alla adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive, nel rispetto della legge 241/1990, nonché sulle procedure per l’ammissione di istanze petizioni e proposte di cittadini singoli e associati, dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi, prevedendo idonee garanzie per il loro tempestivo esame.

Altrettanto rilevante è la normativa statutaria concernete il diritto di accesso e di informazione del cittadino, che costituisce la base del relativo regolamento in tempi, come quelli attuali, in cui è chiamato sempre di più a rivestire un ruolo attivo nella vita pubblica.

Allo Statuto compete anche stabilire la possibilità dell’esercizio associato di funzioni e servizi, mediante convenzioni con altri Enti pubblici, accordi di programma, Unioni di Comuni peraltro auspicate. Tutti strumenti finalizzati in primis al risparmio economico e in ogni caso utili alla elaborazione delle migliori pratiche amministrative scaturenti da un costante e costruttivo confronto tra esperienze diverse.

Appare superfluo ricordare che sempre nello Statuto si trovano le norme fondamentali per la disciplina delle sedute consiliari, la previsione della eventuale elezione del Presidente del Consiglio per i Comuni minori e la determinazione del numero degli Assessori nonché l’eventuale possibilità di nomina in Giunta di membri esterni al Consiglio comunale, nei Comuni con meno di 15.000 abitanti.

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Fonte: http://www.comune.assisi.pg.it/wp-content/uploads/2012/12/Statuto_BUR_assisi_2014.pdf