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Civismo cattolico e Partito Democratico. Lettera aperta al PD nel tempo dell’evaporazione politica

DiPaolo Ansideri

Apr 30, 2021

– Abstract –

La politica riappare sulla scena pubblica per le amministrative dopo esserne evaporata per cinque anni.

Nel frattempo la scena stessa è stata occupata da ciò in cui la politica si è trasformata, la comunicazione ha sostituito la funzione di elaborazione e i partiti hanno ridotto la proposta politica ad attività amministrativa.

La comunicazione social domina qualsiasi altra forma della relazione politica e su questo sfondo i partiti hanno compiuto la definitiva mutazione da collegialità a personalizzazione con i profili personali social più produttivi degli account di partito. L’esempio locale è Stefano Pastorelli, massimo interprete della politica come engagement, tecnica di coinvolgimento e misurazione dell’audience. I social incentivano per loro natura la semplificazione comprimendo la complessità, precondizione del populismo.

In questo scenario il rapporto tra civismo cattolico (Sindaco Proietti, Lista Assisi Domani) e PD assume una valenza fondamentale.

Il civismo è la personalizzazione della politica perché nasce e muore sulla parabola individuale di singoli soggetti (in Regione V. Bianconi, A. Fora, C. Ricci). Non ha legami con organizzazioni vaste e non è in grado di sprigionare la forza di relazioni nazionali e soprattutto internazionali necessarie per Assisi.

Ad Assisi in particolar modo il civismo cattolico, difronte al sostanziale arretramento del PD dalla dialettica politico-ideologica, con la figura del sindaco, ha informato di sé l’intera vita pubblica.

La ritrazione del PD trova la sua origine nell’inconfessata consapevolezza della devianza, di lungo periodo, che identifica il partito con l’istituzione e l’istituzione con il partito. Questa percezione, ormai diffusa, lo spinge alla ricerca di candidati nel civismo, nell’ostinata volontà di non ammettere quella devianza ed è questa la reale origine dello scandalo di Concorsopoli.

La politica è invece elaborazione collettiva che nel caso di Assisi non può che avere come obiettivo un Grande Progetto di lungo termine, dove trattare i rapporti tra:

  • economia generale e economia turistica
  • cultura e religione
  • economia, turismo, cultura e religione
  • la città storica e le città-frazioni
  • Comune di Assisi e comuni del comprensorio

L’unica via per il PD è riacquistare il suo ruolo che è solo quello di essere il PD, per ciò che è scritto da anni nei suoi documenti fondativi e come Letta ha ribadito come uno dei pilastri del suo Vademecum ai circoli: “Apertura deve essere il nostro motto; dobbiamo spalancare le porte del partito a tutta la società”.

Contribuisca a costruire un Grande Progetto per Assisi di lungo termine per il quale non sono sufficienti gli 85 iscritti, ma tutte le intelligenze che si trovano in quella parte dell’orizzonte.

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Paolo Ansideri

Fondatore Associazione Oicos riflessioni, co-organizzatore Cortile di Francesco Assisi, Festa di Scienza e Filosofia Foligno