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La cava, il monte, il museo, la valle. Quasi un programma di cose per Assisi

DiMaurizio Terzettti

Apr 18, 2021

– Abstract –

Il massimo dell’aderenza alla Assisi più tradizionale che ci possa essere – la città dell’artigianato, da rilanciare come vero e proprio insediamento produttivo – può toccare, fino a fondervisi, l’estremo opposto della ricerca di modernizzazione e di apertura comunale rappresentato da un’ostinata ricerca della città esclusiva d’arte, dall’antichità esistente alla contemporaneità da favorire.

In ciò consiste la scommessa su alcune idee per Assisi che attraversano il centro, ripensato  redditiziamente come museo internazionale, e si diramano in una rete di opportunità che la natura stessa del Comune – montuosa, collinare e valliva, fluviale e acquatica – reclama.

Dal terziere del Subasio all’alleanza strategica con la Valle Umbra (Aevum), dalla riconsiderazione critica dei rapporti con le istituzioni religiose e con il Sacro convento alla Mediateca del Novecento, il Comune ha davanti a sé opportunità uniche per riacquistare un protagonismo perso da tempo, anche affidandosi a un cenacolo permanente di consulenti in vari ambiti culturali in dialogo ininterrotto e dinamico con la città.

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Maurizio Terzettti

Scrittore, già dirigente cultura Provincia di Perugia